La cybersecurity

L‘ultimo periodo è stato, sappiamo bene, caratterizzato da un forte alternanza di lavoro casa-ufficio. Questo ha spinto molte imprese a intraprendere o potenziare la sicurezza informatica.

Solo nel 2021 la spesa per la sicurezza informatica, detta anche cybersecurity, ha toccato qualcosa come 1,55 miliardi di euro, con un incremento del 13% rispetto all’anno precedente, una crescita del comparto che non ha precedenti nella storia. In Italia, però, il rapporto tra spesa in cybersecurity e PIL restamolto modesto (0,08%), all’ultimo posto tra i Paesi del G7. Ma, perlomeno, il nostro paese è, insieme al Giappone, l’unica nazione a non aver registrato una flessione nell’ultimo anno.

I dati sono di una ricerca dell’Osservatorio Cybersecurity & Data Protection della School of Management del Politecnico di Milano, presentata al convegno “Cybersecurity: don’t look up”. Crescono costantemente anche le minacce (1053 incidenti gravi nel primo semestre del 2021, +15% rispetto al primo semestre 2020, secondo i dati Clusit). È in atto una vera e propria guerra digitale, in cui la sicurezza informatica è diventata una delle principali spese di budget, non solo nelle grandi imprese, ma anche nelle piccole realtà. Basti pensare che un attacco hacker può portare alla perdita di tutte le informazioni di un’azienda. Un danno che potrebbe essere irreparabile.

Ma il primo passo da fare per le organizzazioni è accrescere la consapevolezza dei dipendenti sulle minacce informatiche. Infatti, la maggior parte degli attacchi sono favoriti da comportamenti sbagliati dei dipendenti, che prendono troppo alla leggera il tema sicurezza. È stata da poco introdotta l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN), verso cui le imprese si stanno dimostrando molto disponibili: il 17% ha già stabilito la volontà di collaborare con l’Agenzia, mentre più di metà di esse è in attesa di linee guida e indicazioni.

Alessandro Piva, direttore dell’Osservatorio Cybersecurity & Data Protection, evidenzia come “Il mercato del cybercrime corre veloce, con nuove tipologie di attacco sempre più sofisticate. Le organizzazioni non devono abbassare la guardia, ma muoversi elaborando una strategia a lungo termine per la sicurezza informatica”.

Fonte: Rai News

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