Google: la sua nascita

Google e Internet per molti sono sinonimi.
La popolarità di Google è talmente grande che sono passati pochissimi anni dalla sua nascita che nella lingua inglese è nato il verbo “to google” (con il significato di “fare una ricerca sul web”).


La parola “Google” deriva da googol, termine che si riferisce a un numero rappresentato da 1 seguito da 100 zeri. L’uso della parola probabilmente riflette proprio la volontà della società Google, di organizzare l’immensa quantità di informazioni che su Internet è disponibile.


Il motore di ricerca Google nasce ufficialmente il 27 settembre 1998 (la società viene invece fondata il giorno 4 settembre): padri della creatura che avrebbe rivoluzionato il World Wide Web sono Larry Page e Sergey Brin. I due ragazzi sono ancora degli studenti presso la prestigiosa Università di Stanford quando sviluppano la teoria secondo cui un motore di ricerca basato sull’analisi matematica delle relazioni tra siti web avrebbe prodotto risultati migliori rispetto alle tecniche empiriche usate fino a quel momento.
In base a principi di “teoria delle reti”, convinti che le pagine citate con un maggior numero di link siano le più importanti e meritevoli, decidono di approfondire la loro teoria all’interno dei loro studi, ponendo di fatto le basi per quella che sarà la loro attività futura.
Armati di pazienza ed entusiasmo i due giovani iniziano a esplorare le stanze universitarie nella speranza di trovare computer da poter prendere in prestito per costruire una grande rete. Larry (già esperto di elettronica, in quel periodo noto tra gli studenti per aver costruito una stampante utilizzando mattoncini Lego) assume il compito di creare un nuovo tipo di ambiente server che utilizzi comuni personal computer al posto di costosissimi server carrozzati. Sergey intanto apre un ufficio vendite in cerca di acquirenti.
Larry e Sergey lavorano per tutta la prima metà del 1998 perfezionando la loro tecnologia. Comprano hard disk vari a prezzi stracciati e costruiscono il loro computer nella camera di Larry (che può quindi essere considerato il primo data center di Google!).
Tra i primi potenziali clienti che Sergey contatta c’è David Filo, amico e fondatore di “Yahoo!”. Filo concorda appieno con la missione del progetto ma spinge i due a svilupparla da soli senza tentare di venderla ad altri. Considerati gli sforzi per tentare di contattare altri motori di ricerca esistenti a cui vendere la nuova tecnologia, e considerate le scarse attenzioni ricevute non resta loro che provarci da soli.
Google Inc. apre in un garage a Menlo Park, California. Già in questo periodo google.com, in fase beta, risponde a 10.000 interrogazioni al giorno. La stampa inizia a notare questo motore con risultati davvero rilevanti: articoli molto positivi cominciano ad apparire sui vari giornali non solo di settore.


Il sito-motore che in quanto a semplicità ha fatto scuola (un logo, una casellina di ricerca e un pulsante) cresce in fretta: nel febbraio del 1999 gli angusti spazi di Menlo Park cedono il passo a favore di un ufficio sulla University Avenue di Palo Alto. Google conta ora 8 impiegati e 500.000 interrogazioni al giorno. Come ci si aspetta in questi casi anche l’interesse verso la compagnia cresce.
Presto la società era diventata talmente grande che richiedeva ancora una volta una nuova sede. Il quartier generale della società diventa Mountain View in California, nel cosiddetto “Googleplex”.
Alla fine del 2000 Google risponde a 100 milioni di interrogazioni al giorno; arriva il momento di cercare nuovi modi per dare accesso ai propri contenuti dove e quando gli utenti lo vogliano.

Intanto la strategia d’espansione dell’azienda si è evoluta verso altri ambiti; non soffermandosi alla sola catalogazione del web, ha prodotto (o comprato aziende già esistenti che producevano) servizi di varia natura, dalla gestione della posta elettronica (GMail) ai video (YouTube, acquisito nel 2006) fino a un nuovo modo di fare pubblicità (AdSense con AdWords) che permette di mostrare su un sito annunci pubblicitari pertinenti ai contenuti del sito stesso.

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