Le criptovalute hanno permesso all’Ucraina di ottenere fondi per l’attuale emergenza umanitaria, in modo efficiente e sicuro. Secondo Alex Bornyakov, vice ministro ucraino presso il Ministero della Trasformazione digitale, l’Ucraina ha ricevuto un totale di quasi 100 milioni di dollari in donazioni cripto.
Parlando in una conferenza online intitolata “Digital Resistance: How Ukraine Is Leveraging Technology to Fight for Freedom”, Bornyakov ha affermato che oltre 60 dei 100 milioni di dollari in cripto sono stati ricevuti nel fondo principale gestito da Kuna, un exchange di criptovalute ucraino.
CoinDesk ha intervistato il viceministro Bornyakov chiedendogli se il presidente ucraino Zelensky avesse un’opinione sul ruolo delle criptovalute nella guerra, Bornyakov ha affermato che Zelensky “condivide la nostra visione” secondo cui le criptovalute potrebbe essere una “svolta dal punto di vista economico”.
Anche in Russia, esclusa dal circuito SWIFT e dalle società di pagamenti PayPal, Visa e MasterCard, alcuni cittadini puntano alle criptovalute per salvaguardare i propri capitali, alla luce del crollo di valore della loro moneta. I dati della società di analisi Blockchain Kaiko mostrano che il volume degli scambi di Bitcoin, denominati in rubli, è salito al livello più alto da 9 mesi.
Uno scenario di questo tipo era prevedibile, in quanto sia in Ucraina che in Russia l’adozione delle criptovalute è piuttosto alta: “L’adozione e l’alfabetizzazione delle criptovalute sono elevate sia in Ucraina che in Russia, classificandosi rispettivamente al 4° e 18° posto nell’indice globale di adozione di criptovalute di Chainalysis. Pertanto, potremmo aspettarci che i cittadini si rivolgano alle criptovalute di fronte alla svalutazione della valuta”, ha affermato Chainalysis.
Inoltre, secondo l’ultimo rapporto settimanale della società di analisi Arcane Research, il primo giorno dell’invasione, il volume reale di scambi giornalieri di Bitcoin è salito al di sopra dei 10 miliardi di dollari: la cifra più alta registrata dal 4 dicembre.
Il termine “volume di scambio reale” si riferisce a dati provenienti da exchange ritenuti affidabili e privi di attività di trading manipolate.
Fonte: Cointelegraph, Coindesk